Monti il 17/11/2011 ha dichiarato in Parlamento: "Occorre ulteriormente abbassare la soglia per l'uso del contante, favorire un maggior uso della moneta elettronica". Il governo afferma che si tratti di una soluzione utile alla lotta dell'evasione fiscale, in quanto tutte le transazioni vengono registrate e si può meglio controllare tutti i pagamenti che avvengono tra clienti, fornitori, consumatori.
FALSO per la seguente ragione: il grosso dell'evasione fiscale (cosiddetti 40 miliardi di sommerso di cui parla l'A.B.I.) non riguarda le piccole-medie imprese che hanno un giro di affari modesto, bensì le grandi corporations, proprio quelle S.p.A. che nascondono al fisco milioni e milioni di euro, attraverso transazioni segrete in qualche conto bancario o hedge fund con sede nei paradisi fiscali. Il vero evasore non è il fruttivendolo sotto casa, ma i manager che risiedono nei CdA delle multinazionali e gli speculatori finanziari che spostano gli utili all'estero in posti come Panama, Cayman, Jersey, etc..
Le vere ragioni insite in questa proposta sulla moneta elettronica sono due:
1) stampare denaro per le banche COSTA: la sua gestione (stampa, trasporto, distribuzione) in Europa costa 50 miliardi di euro l'anno, 10 di questi spesi dall'Italia.
In Europa sono in circolazione oltre 14 miliardi e 418 milioni di banconote per un valore di 857 miliardi di euro.
Se si eliminasse il denaro cartaceo le banche eliminerebbero quindi anche il valore intrinseco delle banconote (ossia il costo necessario a produrle, intorno i 0,30€ a banconota stampata), giovando unicamente dell'addebito delle stesse al valore nominale.
Precisazione: sono le banche ad emettere stampare le banconote; lo Stato può emettere solo monete metalliche attraverso la cosiddetta Zecca di Stato.
2) controllare la vita dei consumatori, capire i loro gusti, i loro movimenti sul territorio, le loro scelte, attraverso la registrazione di tutti i loro acquisti. Senza dubbio un bel vantaggio per le società che fanno ricerca di marketing e possono tempestare i consumatori di "consigli per gli acquisti" realizzati su misura delle loro prede.
Di questo passo si arriverà all'eliminazione totale del denaro contante e andremo in giro acquistando beni servizi solo con carte di credito e su di esse ogni movimentazione dovrà essere certificata.
Ricordo che la moneta è uno strumento atto a facilitare gli scambi commerciali, non ad ostacolarli.
Ravviso quindi, oltre ad un'operazione che è a tutto vantaggio del sistema bancario (eliminazione dei costi di emissione della moneta) ed in cui è racchiuso uno strumento di controllo di massa (registrazione di tutte le transazioni), anche un grave ostacolo al benessere dell'individuo.
Nel momento in cui il sig. Rossi perderà il lavoro, non potrà rifinanziare la sua carta di credito conto bancario e di conseguenza non potrà effettuare gli acquisti necessari per la sua vita, poichè il macellaio, il salumiere, il supermarket sotto casa, il benzinaio, saranno obbligati per legge a non accettare più pagamenti in contanti.
Quali alternative avrà il sig. Rossi? Chiedere magari un prestito a banche finanziarie, fino ad ipotecare i suoi beni reali, unicamente per poter sopravvivere?
La moneta elettronica, che adesso spacciano come soluzione all'evasione fiscale, se attuata al 100% non sarà altro che l'ennessima vittoria dell'oligarchia bancaria sui cittadini.
Tratto da ComeDonChisciotte
Fonte
PUBBLICITA' DALL'IMMEDIATO FUTURO - IL SUPERMERCATO DOVE I SOLDI NON SERVONO. from spirito intelligente on Vimeo.
Precisazione: sono le banche ad emettere stampare le banconote; lo Stato può emettere solo monete metalliche attraverso la cosiddetta Zecca di Stato.
2) controllare la vita dei consumatori, capire i loro gusti, i loro movimenti sul territorio, le loro scelte, attraverso la registrazione di tutti i loro acquisti. Senza dubbio un bel vantaggio per le società che fanno ricerca di marketing e possono tempestare i consumatori di "consigli per gli acquisti" realizzati su misura delle loro prede.
Di questo passo si arriverà all'eliminazione totale del denaro contante e andremo in giro acquistando beni servizi solo con carte di credito e su di esse ogni movimentazione dovrà essere certificata.
Ricordo che la moneta è uno strumento atto a facilitare gli scambi commerciali, non ad ostacolarli.
Ravviso quindi, oltre ad un'operazione che è a tutto vantaggio del sistema bancario (eliminazione dei costi di emissione della moneta) ed in cui è racchiuso uno strumento di controllo di massa (registrazione di tutte le transazioni), anche un grave ostacolo al benessere dell'individuo.
Nel momento in cui il sig. Rossi perderà il lavoro, non potrà rifinanziare la sua carta di credito conto bancario e di conseguenza non potrà effettuare gli acquisti necessari per la sua vita, poichè il macellaio, il salumiere, il supermarket sotto casa, il benzinaio, saranno obbligati per legge a non accettare più pagamenti in contanti.
Quali alternative avrà il sig. Rossi? Chiedere magari un prestito a banche finanziarie, fino ad ipotecare i suoi beni reali, unicamente per poter sopravvivere?
La moneta elettronica, che adesso spacciano come soluzione all'evasione fiscale, se attuata al 100% non sarà altro che l'ennessima vittoria dell'oligarchia bancaria sui cittadini.
Tratto da ComeDonChisciotte
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